lunedì 9 agosto 2010

AIKIDO STORIA

La storia dell'Aikido si fonde necessariamente con la storia personale del Maestro Ueshiba. Sarebbe ben difficile comprendere lo spirito e la pratica dell'Aikido senza conoscere le condizioni per le quali esso si è sviluppato ed evoluto, nel modo in cui noi lo conosciamo, partendo dalle Arti marziali tradizionali giapponesi.

 

Si deve precisare che ricostruire la storia del Maestro Ueshiba non è facile, spesso agli elementi di vita reale si associano aspetti che potremmo definire attinenti alla sfera del mito, che rendono difficile la distinzione fra fatti storici ed interpretazione degli stessi. Esistono molte "versioni" della vita di Ueshiba e spesso, leggendo nei vari libri, troverete aspetti più o meno discordanti. Il consiglio è di non esasperare l'importanza dei dettagli, ma piuttosto di cogliere il senso di "percorso" che caratterizza la vita del Maestro.



Questo documento è il frutto di letture diverse. Non è la ricerca dell'oggettività a tutti i costi, piuttosto abbiamo cercato di operare una sintesi, basandoci sui fatti comuni ai vari biografi, evitando di soffermarci sugli elementi che potrebbero essere interpretati come forzature a carattere simbolico: vi è da considerare che la cultura giapponese tende ad enfatizzare gli elementi, che possono essere educativi, sotto forma di "parabole", immediatamente chiare per chi vive dall'interno la cultura orientale,... un po' meno per noi.



Per chi desiderasse approfondire la propria conoscenza sulla vita di "O Sensei" (così viene definito il maestro Ueshiba) ci sentiamo di poter consigliare (al di là dei suoi limiti) il libro di John Stevens - Ueshiba - Luni editrice 1997.

 

Morihei Ueshiba nasce il 14/12/1883 a Tanabe, una cittadina non lontana da Osaka. E' il quarto figlio di Yoroku Ueshiba, un piccolo proprietario terriero e funzionario politico del locale consiglio comunale. Morihei Ueshiba negli anni della gioventù risulta essere di costituzione fragile, è frequentemente malato ed è anche molto nervoso. Il padre, ovviamente preoccupato da queste problematiche legate alla salute, gli fa praticare il sumo e il nuoto. I primi anni della sua vita di studente segnano in qualche modo il suo percorso, raccoglie, infatti, la positiva influenza morale del suo maestro di scuola, Naso Tasaburo, che, per i vari biografi, risulta essere una importante figura religiosa giapponese di quel periodo (anche considerando l'estrema varietà di espressioni religiose contenute nella cultura giapponese).



Terminati gli studi si trasferisce a Tokyo. E' in questo periodo che la sua accentuata sensibilità lo porta ad interessarsi dei problemi dei paesani e dei pescatori, indignandosi per le loro condizioni di lavoro e partecipando alle manifestazioni per la riforma delle leggi che regolamentano la pesca. Nel periodo che segue le dure repressioni, lavora come commesso in una libreria e successivamente fonda la "Compagnia Ueshiba" con lo scopo di commercializzare i propri articoli di libreria presso gli studenti del quartiere.



In questi anni (siamo nel 1902) il suo interesse per il Budo (la Via del Samurai) si definisce e prende consistenza. Egli dedica le sue serate allo studio delle tecniche di Ju-Jutsu (la matrice comune di tutte le arti marziali giapponesi) e alla pratica del Ken-Jutsu (una sorta di scherma) della Scuola Shinkage.



Dopo una ricaduta nella malattia e dopo essersi sposato, Morihei Ueshiba decide di migliorare l'efficienza del propro corpo riforgiandolo. Ciò avverà applicandosi con caparbietà e rigore in un duro lavoro basato sul miglioramento della condizione fisica e sulla ricerca e potenziamente della forza pura. All'età di 20 anni, non è ancora soddisfatto dei progressi già ottenuti (definiti da tutti comunque notevoli) e, quindi, intraprende lo studio della sciabola nell'ambito della Scuola Yagyu (sicuramente una delle più note all'interno del Giappone ed oggi anche all'esterno del paese).



All'anno 1903 risale il suo arruolamento nelle forze armate. Morihei Ueshiba pare eccellere in tutti i generi di esercizi fisici anche se egli è di piccola statura. Il suo lavoro nel Ju-Ken-jutsu (baionetta) pare poi eccezzionale. Inviato in Manciuria al seguito del suo reggimento, si distingue per la propria condotta ed ottiene i gradi di Sergente. La sua attitudine al combattimento è notevole, tale da far si che i suoi compagni lo definiscano, con una sorta di soprannome, "Heita no kami sama" (Dio dei soldati). Ma al di là dell'attitudine marziale, la guerra non è nei pensieri del Maestro e alla possibile carriera militare preferisce il lavoro dei campi. Questa scelta non gli farà dimenticare le Arti marziali e il proprio impegno in questo senso, infatti nel 1908 si diploma nella Scuola di scherma Yagyu.



Nel 1910 si reca nell'isola dell' Hokkaido. E' tra i volontari nel gruppo di pionieri che intendono colonizzare questo territorio situato a nord del Giappone. Anche questa scelta indirizzerà notevolmente il percorso del Maestro.



E', infatti, in seguito a questo trasferimento che nel 1915 incontra il grande Maestro della scuola Daito Sokaku Takeda, personaggio indubbiamente 'complesso' ma che riconosce in Ueshiba qualità elevate. Sokaku Takeda si convince di poter trasmettere a Ueshiba le tecniche segrete del Daito Ryu. In un tempo relativamente molto breve, Ueshiba ottiene il prestigioso diploma della Daito Ryu. Il Daito Ryu contiene, in gran parte, l'essenza tecnica dell'Aikido che conosciamo, esso è, di certo, una utilitaristica e pura disciplina di combattimento ma Morihei Ueshiba seppe vedere oltre e utilizzarlo per trasformare completamente la propria pratica.



Nel 1919 Ueshiba conosce un Maestro mistico di alta levatura spirituale: Onisaburo Deguchi, attraverso il quale prende coscienza che la natura della forma e della tecnica è all'interno dell'energia spirituale.



Alla morte del padre il 2/1/1920, duramente colpito a livello emotivo, decide di affinare i propri studi di meditazione al tempio dell'Omoto Kyo sotto la guida dei Onisaburo Deguchi. E' importante sottolineare che l'Aikido delle origini è intrinsicamente permeato dai principi dell'Omoto Kyo, e che questi sono alla base di una concezione "umanistica" della pratica marziale che Ueshiba sintetizzerà.



Questo grande lavoro e coinvolgimento, sommato ad una austerità nel modello di vita, porta il Maestro Ueshiba sempre più vicino ad una rivelazione di tipo mistico. Il momento verifica nel 1925, dopo un combattimento a scopo dimostrativo con un ufficiale di marina. Durante il combattimeno dimostra l'impossibilità di venire colpito, il Maestro racconterà che una sorta di preveggenza gli aveva permesso di intuire la provenienza dei colpi prima che questi venissero inferti, al termine della dimostrazione subisce quella che si potrebbe definire una illuminazione:



"L'origine del vero Budo è l'amore universale e spirituale"

"Il Budo non è vincere con la forza contro un avversario , ma conservare la pace nel mondo temporale e spirituale"

Anche se tutte le Arti marziali giapponesi contengono, di fatto, questi principi, nessuno li aveva fino ad allora approfonditi nel modo personalissimo di Morihei Ueshiba, in modo da inglobare in sè l'amore per l'umanità, l'amore che non lotta, che non conosce nemici, che non conosce sconfitta, in quanto non si può sconfiggere o turbare l'armonia dell'universo.



Dal 1926 il nome del Maestro comincia ad essere conosciuto ed eminenti studiosi di Arti marziali gli rendono visita, uno sopra tutti, Jigoro Kano fondatore del Judo.



Da quel momento in poi è un continuo progresso della diffusione della pratica, tale da permetterle di essere tra le prime Arti marziali ad essere autorizzata a riprendere il suo insegnamento pubblico nel 1948, dopo gli accadimenti della seconda guerra mondiale e delle conseguenze interne al Giappone. Le tendenze pacifiste contenutevi hanno avuto sicuramente un peso nella decisione.



Negli anni '50 l'Aikido si diffonde nel mondo per opera dei migliori allievi del Maestro Ueshiba. Tra questi Tohei Sensei, Tada Sensei, Tamura Sensei ed altri più o meno conosciuti ai praticanti italiani.



Al momento della sua morte, avvenuta il 26/4/69, l'Aikido è conosciuto e praticato in tutto il mondo e tuttora continua ad attrarre sempre più persone, conservando lo spirito originario, che lo rende così unico per il grande contenuto tecnico e spirituale.



Ai fini della diffusione dell'Aikido nel mondo va certamente ricordata la figura di Kisshomaru Ueshiba, figlio del fondatore, che grazie al proprio impegno ha reso possibile alla disciplina Aikido di evolversi dallo stato di Ryu (piccola scuola tradizionale) a pratica che conta decine di migliaia di praticanti in tutto il mondo. L'aikido può essere, oggi, interpretato in vari modi. Senza l'opera paziente di Kisshomaru Ueshiba l'Aikido, forse, non sarebbe praticato al di fuori del giappone. A volte capita che qualcuno se ne dimentichi.




Anche il Maestro Kisshomaru Ueshiba ci ha lasciati nel corso del 1999 ma la forza del nome Ueshiba continua ad essere protagonista attraverso l'opera del nipote del fondatore; Moriteru Ueshiba che seguendo le orme famigliari coserva la tradizione e i contenuti dell'AIKIDO.

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